Il Rifugio è immerso tra prati e incantevoli boschi, troverete molte passeggiate ed escursini da fare sia adatte ai più piccoli che a persone esperte. Potrete andare alla scoperta dei magnifici panorami che ci circondano. Scopritele insieme a noi!
RIFUGIO CALTENA – VAL GIASINOZZA – BAITA COGOLADE
Dal Rifuio Caltena (1265 m), raggiungibile in auto da Transacqua per una ripida strada asfaltata di 4,5 km, si prosegue per la selvaggia Val Giasinozza, percorrendo per 6 km la strada forestale immersa nel bosco di faggi.
Con continui saliscendi si giunge a Baita Cogolade (1.321 m), incustodita ma dotata di locali sempre aperti.
L’itinerario è adatto a tutti e conduce in posti poco conosciuti alla maggior parte degli escursionisti, al cospetto dei gruppi montuosi del Sass de Mura e del Piz di Sagron.
Il ritorno si effettua lungo lo stesso itinerario
Itinerario percorribile anche in mountain bike.
Gruppo: Cimonega vette sentiero di accesso n. 729
Partenza: Rifugio Caltena 1.265 m
Arrivo: Baita Cogolade 1.321 m
Dislivello: in salita 60 m
Tempo medio di percorrenza: h 01:30
Cartografia: Tabacco f.022-1:25000 Kompass f.
Note: percorso facile e rilassante attraverso la Val Giasinozza al cospetto del Sass de Mura.
PASSEGGIATA DI CORDOGNÉ – SAN GIOVANNI A PRIMIERO
La strada dapprima bianca e poi asfaltata attraversa sinuosa prati verdissimi dove brucano placide le mucche e dove qua e la si vedono semplici case di pietra e legno con balconi colorati di fiori rigogliosi che le rendono ancora più belle.
Dopo un tratto in discesa raggiungiamo l’inizio del sentiero.
Non ci si può sbagliare: c’è un paletto di legno con la sommità rossa che lo indica! Lo stesso che si ritrova lungo il percorso ad indicare il tracciato. Da lì si sale in mezzo al bosco ed in 10-15 minuti ci si trova sulla cresta della bassa montagna. Quindi la passeggiata prosegue tra gli alberi, lungo il crinale, aprendosi a destra o a sinistra con delle balconate sulla valle e sulle montagne dei dintorni. Prima una finestra sulla Valle del Primiero e le Pale di San Martino, poi un’altra sui prati di San Giovanni e la piccola chiesetta, poi sulla catena delle Feltrine e sul Monte Pavione che visto da qui ha una particolare forma a piramide…
E ad ogni “finestra” è posizionata una panchina dove riposarsi o semplicemente sedersi ad ammirare il panorama, godere della tranquillità del bosco e della magnificenza delle montagne.
Nel vero spirito della comunità di Mezzano, che ha promosso la creazione di questo sentiero, molte sono le indicazioni che mostrano gli antichi segni del mondo rurale, come la montagna era negli anni passati.
Dopo aver passeggiato nel bosco all’ombra di abeti e faggi il sentiero scende e si ricollega alla strada asfaltata: continuando dritti si arriva a Mezzano, se invece si segue il tracciato si raggiungono i bellissimi prati di San Giovanni ricoperti di fiori di montagna e di fresca erba verdissima, dove si trova anche la piccola chiesetta di San Giovanni che in precedenza vedevamo dall’alto.In circa 3 orette in cui avevamo alternato la passeggiata a piccole soste per pranzare, fotografare, ammirare, abbiamo raggiunto nuovamente il Rifugio Caltena.
PASSEGGIATA AL PONTE TIBETANO
Settanta metri di lunghezza, quasi trenta di altezza. È il ponte tibetano della val de Riva, la nuovissima attrazione che a partire dal 2019 collega il Rifugio Caltena e i prati di San Giovanni alla Val Noana e Rifugio Fonteghi.
Il ponte, collocato in posizione panoramica sul rio Giasinozza, permette di ammirare dall’alto il lago della Noana, bacino artificiale di considerevoli dimensioni che si estende nella vallata sottostante, vero e proprio paradiso per i pescatori locali.
Costruito a partire da quattro grosse funi in acciaio ancorate alla parete rocciosa, il ponte sospeso è transitabile solo da pedoni o dai ciclisti che si avventurano fin qui nel percorso ad anello che lungo il suo itinerario arriva a toccare il Rifugio Vederna, il Rifugio Fonteghi e il Rifugio Caltena (Tour 2261 outdooractive.com).